La Cambusa ad Erchie. Passione e voglia di cambiamenti, in uno dei borghi più belli della Costa d’Amalfi

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Cambusa, tavoli all’aperto

 

Quando si parla di Erchie, frazione del Comune di Maiori che si affaccia sul mare, si pensa sempre ad un borgo incantato, dove il tempo per un attimo si è fermato ed il profumo del pescato invade ogni cosa.

Per chi non la conoscesse è situata a pochi chilometri dal centro di Maiori e da Cetara; un’unica strada principale detta Via Marina la percorre ed ospita le antiche case dei pescatori. Grazie alla posizione favorevole e ai venti, d’estate è invasa spesso dagli amanti del windsurf. Complessivamente vi abitano circa cento anime.

Vantando origini del IV secolo a.C, è ancora visibile la Torre angioina Cerniola del XIII secolo sorta per difenderla dai nemici; un’abbazia benedettina detta “S. Maria de Ercule o de Irchi”  fu fondata sulla spiaggia nel 979 d.C. e andata in rovina a seguito di una tempesta nel 1440, sui suoi resti nacque quella che oggi si vede, ossia la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta del XV secolo, a tre navate con evidenti elementi romanici, promotrice di caratteristiche funzioni religiose durante il periodo natalizio.

Fatte queste brevi premesse storico-artistiche, evidenziata la cornice paesaggistica che la circonda, veniamo al dunque, al cambiamento, alla voglia di fare che premia sempre gli audaci. Alcuni mesi fa due soci di Cava de’ Tirreni, Pasquale Vitale e Vincenzo D’Amato, precisamente durante la settimana santa di Pasqua, decisero di darsi coraggio a vicenda e di intraprendere un’avventura per loro del tutto nuova e sconosciuta: ovvero quella della ristorazione.

Esaminando e colloquiando con diversi chef, decisero che Raffaele Pappalardo, cetarese, dovesse entrar a far parte della loro squadra. Tra alti e bassi, tra caratteri a volte affini a volte meno, la vigorosa ciurma fu pronta a salpare e fluttuando tra le onde, arricchì di favolose prelibatezze la propria cambusa.

cambusa interno
Cambusa, sala interna

Oggi la Cambusa sorge sulla struttura che portava il nome “Da Federico”, completamente rinnovata, con un restyling di gusto nautico. Presenta una saletta interna, un’area bar e uno spazio esterno, adibito ad aperitivi e consumazioni estive. Il cortese personale di sala è subito pronto ad accogliere gli ospiti e a dare consigli circa il menù. La prenotazione qui è consigliata e si ha la possibilità sia di pranzare sia di cenare.

La cucina dell’esperto Raffaele Pappalardo è prevalentemente legata al pesce, anche se non manca qualche proposta di terra, che verrà incrementata nei mesi invernali. Piatti nuovi con ingredienti di stagione e del territorio variano ogni settimana, affiancandosi a quelli classici e di base del menù. 

Proporre un carpaccio di tonno e pesce spada su dadolata di anguria, uno spaghettone di Gragnano con filetto di pomodoro San Marzano e caviale di tonno, una salsiccia di provola e alici su letto di friggitelli saltati al brodo di cozze e una bavarese alla fragola con biscuit allo zafferano e crema al cioccolato bianco, è davvero una gran rivoluzione copernicana in quel di Erchie!

Raffaele, formatosi nei grandi ristoranti cetaresi, dove importantissima è la lavorazione del pesce azzurro, ha un modo di fare soave quando realizza i suoi piatti, mettendo il palato a proprio agio. Le sue creazioni salate e dolci, simili a dei quadri di Mirò, ti consolano e ti lasciano un vago sentore d’infanzia, riportando alla mente i sapori autentici di una Costiera, troppe volte corrotta da contaminazioni che non le appartengono.

Salsiccia di provola e alici su letto di friggitelli saltati al brodo di cozze
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Chantilly al Cantalupo con la sua gelatina e petali di frolla al cacao

La carta dei vini, con maggior presenza di bianchi rispetto ai rossi, presenta alcune etichette salentine e vanta nomi importanti campani quali: Tenuta San Francesco di Tramonti, Marisa Cuomo di Furore, Mastroberardino di Atripalda. Mancano le birre artigianali che a breve saranno introdotte. I prezzi si aggirano tra i 35 e i 55 euro a persona, vini inclusi.

La Cambusa offre anche simpaticissimi servizi di ristotour e ristoboat, per chi decidesse di visitare la Costiera via mare o degustare un pranzo d’autore presso la propria imbarcazione. Come dice il famoso gastronomo Jean Anthelme Brillat-Savarin, vissuto nel XVIII secolo: “Gli animali si nutrono, l’uomo mangia e solo l’uomo intelligente sa mangiare”.

Annamaria Parlato

CONTATTI:

Via Marina n.1 –  Erchie
Costiera Amalfitana
Tel.:  089.855029
Mobile: +39.333.668.61.57
http://www.lacambusaerchie.it
e-mail: lacambusaerchie@gmail.com

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