Sabato 7 dicembre alle ore 18, presso l’Hotel Grazia di Eboli, personalità di picco del mondo politico giornalistico ed universitario si incontreranno per discutere di come “Superare la scontata dicotomia tra le aree interne e i centri urbani attraverso la valorizzazione del patrimonio rurale“. Dopo il dibattito si potrà assistere alla presentazione del libro “Dalla Dieta Mediterranea al concetto di gastronomia equilibrata del Cilento” del Prof. Pasquale Persico, ordinario di Economia Politica, Scienze della Comunicazione presso l’Università di Salerno dal 1987. Persico ha anche insegnato Economia Politica, Econometria, Politica economica ed Economia Italiana nelle università di Bari; di Napoli (Orientale e Parthenope); delle Calabrie e di Roma (la Sapienza).
Interventi:
Pasquale Persico autore del libro
Antonio Marino Sindaco di Aquara (Valle del Calore)
Antonio Manzo direttore de La Città di Salerno
Parteciperanno Massimo Cariello (Sindaco di Eboli)
Roberto Monaco (Sindaco di Campagna)
Mino Pignata (Sindaco di Oliveto Citra) sindaci delle aree interne e rappresentanti istituzionali della provincia di Salerno
L’incontro si concluderà con una degustazione in abbinamento dei vini Teone Aglianico e Falanghina Colli di Salerno IGP dell’azienda vitivinicola SAC vigna Pariti Campagna (SA)


La metamorfosi del rapporto tra aree urbane se zone rurali ci pone di fronte a molte sfide. In questo senso tale ridefinizione riguarda anche il rapporto di «appropriatezza» fra attività agricole, produzione e consumo di cibo, luoghi e società locale. Data la multidimensionalità dei fattori che implica, il Sistema Agroalimentare Locale rappresenta un fattore decisivo per una nuova co-evoluzione fra dominio urbano e rurale, con al centro la riproduzione di una economia del patrimonio territoriale per una concezione di «localismo cosmopolita», generativo di una economia «circolare» di «messa in valore» del patrimonio territoriale gastronomico. Centralità della «matrice agro-ecosistemica» di prossimità come supporto e «codice regolativo» per la rigenerazione territoriale. La co-esistenza di più processi materiali ed informativi implicata dalla «territorialità» rafforza la necessità di integrazione di politiche e strumenti verso uno sforzo di innovazione. Un contenimento/blocco del consumo di aree agricole urbane e periurbane, bonifica e recupero degli Agroecosistemi. Una rigenerazione e potenziamento della matrice agroecologica come struttura fondativa/generativa dell’insediamento umano (suolo, acqua, sottosuolo; coperture vegetazionali). Un progetto di riqualificazione dell’ambito di «interfaccia» urbano/rurale e di nuova accessibilità al territorio agrourbano, con l’integrazione fra strumenti di pianificazione urbana e territoriale, governo del territorio e strumenti di sviluppo Rurale. Una progettazione strategica degli orientamenti produttivi e degli assetti agrari ed agro-ecologici (Partenariati, patti produzione/consumo, tavoli verdi, etc). Progettazione di strutture e nodi funzionali di servizio: servizi, logistica, mercati di prossimità.
Tutto questo anche al fine di limitare lo spopolamento dei territori con un focus sulla popolazione equivalente, che consenta di affiancare agli eventuali flussi turistici nei territori la presenza della popolazione locale con progetti di residenzialità/reinsediamento rurale urbani e periurbani. Una progettazione nata dal basso, per la messa In valore di una specificità locale che ponga al centro il valore del riconoscimento UNESCO della Dieta Mediterranea e del valore culturale degli stili di vita e alimentari dei territori.