
PRONTI, PARTENZA, VIA! Tutto è iniziato ieri alle 19:00. Nella favolosa location del settecentesco Palazzo Mezzacapo le danze enogastronomiche si sono aperte, inondando di nuova linfa vitale e luce la sorridente cittadina di Maiori. Lo staff del direttivo Slow Food Costa d’Amalfi, gli instancabili allievi dell’Istituto Alberghiero P. Comite e la splendida accoglienza dell’amministrazione comunale hanno reso la manifestazione impeccabile da ogni punto di vista, tant’è che tra le strade del paese ancora si continua a vociferare: “Una cosa mai vista, bravissimi, da ripetere senza ombra di dubbio ogni anno!”
Dopo il taglio del nastro del Sindaco Antonio Capone nell’androne del Palazzo alla presenza di turisti italiani e stranieri, di giornalisti di settore, chef, pizzaioli e produttori, più di duecento persone hanno iniziato ad affollare ogni angolo dello splendido monumento architettonico, deliziandosi con le prelibatezze accuratamente preparate da venti ristoranti e due pasticcerie.
Alcuni piatti previsti in degustazione hanno rivisitato i sapori antichi del territorio, altri invece sono rimasti più fedeli alla cucina tipica locale. E’ venuto fuori un importante concetto-chiave e cioè quello dell’innovazione partendo dalla tradizione. Tutto interessantissimo, gusti raffinati per palati esigenti, un mix di profumi e sapori che ricordano le montagne frastagliate della Costiera e i suoi fondali azzurri, quando d’estate la macchia mediterranea sprigiona tutte le sue essenze più intense, quando la luna e le stelle incorniciano il cielo intenso e sconfinato di uno degli angoli di paradiso più belli al mondo.
Protagonisti nei piatti ingredienti semplici ma che si faranno ricordare, in linea con la filosofia Slow Food, come la colatura, il farro, le verdure di stagione, il pomodoro fiascone, il pomodorino del piennolo, lo sfusato amalfitano, il finocchietto e i prodotti ittici che rientrano nella cosiddetta cucina “di pesce povero” come i totani, le alici e il tonno. Non sono mancate le degustazioni di prelibatezze dolciarie, di marmellate, di confetture, di latticini lavorati in diretta, di salumi e della rinomata pizza di Tramonti.
I cibi sono stati innaffiati dai vini di pregio della Costiera e da quelli provenienti da altri territori campani, nonché dalla birra artigianale al farro e alle castagne di Tramonti.
E a proposito di vini, il momento più esclusivo della serata si è avuto nel Salone degli affreschi alle ore 21:30, un momento estatico di coinvolgimento dei sensi attraverso i ritmi jazz, brasiliani e di tango del trio Isolacustica con percussione, chitarra classica e voce di Susanna Giordano e la performance “Per Amor Divino” dell’artista milanese Miky Degni. L’artista su carta d’Amalfi ha realizzato con vino tintore, vitigno autoctono a piede franco del territorio tramontino , una particolarissima opera intitolata “La Divina”, in omaggio alla Costiera Amalfitana.


Miky Degni è un graphic designer e artista milanese, dal 1990 utilizza l’arte per comunicare nella sua boutique creativa “Segni Degni”. Ha realizzato lavori grafici per importanti aziende nazionali ed internazionali quali: Adidas, Borbonese, Citroen, Emerson, Comune di Milano, Università Bocconi. Nel 2005 firma una stanza per il noto Hotel design Alexander Museum di Pesaro, nel 2011 partecipa alla Biennale Venezia a cura di Vittorio Sgarbi, nel 2014 alla Triennale Roma espone la tela “Supporta gli artisti viventi, quelli morti non ne hanno bisogno”, pubblicata su catalogo Mondadori. Ha collaborato con Tullio De Piscopo, Cristina Zavalloni, Trio Bobo (Elio e le storie tese) ed Andy (Bluvertigo). “Dipinti Ubriachi” e “Per Amor DiVino”, sono una serie di lavori eseguiti dall’artista a partire dal 2007, dove egli utilizza nobilissimi vini rossi, al posto dei colori, per dar vita a splendide opere d’arte su supporti di pregio.
L’arte enoica di Miky Degni denota evidenti contaminazioni derivanti dagli schemi dell’arte tradizionale e dal design. Il vantaggio di dipingere col vino è quello di avere un tipo di pittura che cambierà nel corso del tempo, che sarà in continuo divenire, poiché le sfumature violacee e di color rosso acceso, muteranno e assumeranno tonalità speziate e ambrate, proprio come fa il vino quando invecchia nella botte. La sua è una pittura di ricordi e profumi che lo spettatore sembrerà di percepire ammirandola e restandone incantato; una pittura vibrante e carica di significati, in un territorio a sud dell’Italia così variegato sia dal punto di vista culturale che enogastronomico, quale quello della Divina Costa d’Amalfi. I suoi disegni sono dimostrazioni figurative di possibili connessioni poeticamente incisive con la liquida materia prima, che tramite associazioni evocative, tramite nessi emotivamente accesi tra piani diversi della fantasia e del ricordo daranno vita a una narrazione complessa, suggestiva, in ogni caso diretta e provocatoria.

Il momento artistico della manifestazione è stato curato dallo Studio professionale PAMart di consulenza e progettazione culturale, della storica dell’arte e giornalista enogastronomica Annamaria Parlato. A fine serata al cospetto dell’Assessore Chiara Gambardella, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, del fiduciario Andrea Ferraioli e dei componenti del direttivo Slow Food Costa d’Amalfi, l’opera è stata donata dall’artista stesso alla città di Maiori, quale ricordo indelebile di una giornata che ha testimoniato sicuramente una precisa volontà di cambiamento e un voler apportare novità costruttive per la comunità tutta.
Annamaria Parlato
PH Agostino Criscuolo