Una giornata caldissima ma intensa quella del 1 agosto, iniziata alle ore 17 nella splendida cornice dell’Hotel Belvedere a Conca dei Marini. La professionalità e la coinvolgente simpatia del giornalista Peppe Iannicelli hanno dato il via al SantaRosa Pastry Cup, concorso dolciario ormai consolidato, la cui macchina organizzativa ha visto impegnati Antonio Vuolo, Tiziana Carbone e come new entry Nicola Pansa, dell’omonima e famosissima pasticceria amalfitana, che ha dato man forte alla manifestazione.
Nella panoramica sala d’albergo hanno preso parte alla kermesse il folto pubblico, la stampa di settore, volti noti del mondo enogastronomico e l’insindacabile giuria composta da: Livia Chiriotti-editrice, Roberto Rinaldni-enfant prodige della pasticceria italiana e famoso volto televisivo, i grandi della pasticceria internazionale Salvatore De Riso, Alfonso Pepe, Gino Fabbri, ancora Adriano Casolaro-il re dell’hotellerie e Fausto Morabito Carioti-riconosciuto food blogger. Dopo alcune scrupolose selezioni fatte in precedenza, sei i concorrenti finalisti in gara: Daniele Bonzi (pastry chef del “Fourseason” di Milano), Gian Luca Forino (“La Portineria” di Roma), Salvatore Gabbiano (“Pasticceria Gabbiano” di Pompei), Giuseppe Manilia (“Maison Manilia” Montesano Scalo), Rocco Scutellà (“Pasticceria Scutellà” di Reggio Calabria) e Carmen Vecchione (“Dolciarte” di Avellino).
La tematica del concorso quest’anno ha visto come protagoniste le spezie e i sei pasticcieri si sono cimentati nella realizzazione di una sfogliatella “speziale”, che ricordasse i fasti dell’Antica Repubblica Marinara di Amalfi e i suoi rapporti commerciali con l’Oriente. Più che dolci sono venuti fuori dal loro estro e dalla creatività dei veri e propri piatti, delle composizioni che hanno affascinato per la presentazione, molto accurata da un punto di vista estetico. Dolci dai nomi accattivanti ed orientali come “Aisha” di Salvatore Gabbiano, “Marco Polo” di Daniele Bonzi, “Levante” di Gianluca Forino, e ancora profumi ed essenze del Mediterraneo come gelsomino, cannella e zafferano nel dolce di Rocco Scutellà, thè macha e anice stellato in quello di Giuseppe Manilia. Dulcis in fundo è il caso di dirlo, il “Raviolo Santa Rosa” di Carmen Vecchione, il dessert che ha estasiato e conquistato tutti, una composizione molto femminile abbellita da fiori freschi, il cui gioco di consistenze e contrasti si è basato sulla croccantezza della pasta kataifi glassata con zucchero, sulla morbidezza dei ravioli ripieni di semolino di grano senatore cappelli, aromatizzati con due tipi di vaniglia e zafferano, immersi in un brodo “caldo” ottenuto dall’infusione di agrume giapponese yuzu, camomilla e arancia, che ha dato una marcia in più al dolce, creando una sorta di shock termico a dir poco geniale.
Se questo dolce fosse un dipinto, a mio avviso per i colori e le forme che richiamano la materia prima utilizzata, potrebbe essere “Ponte Giapponese a Giverny” di Claude Monet, databile al 1910 e conservato al MoMA di New York, raffigurante il giardino zen dell’artista impressionista, immortalato nelle varie ore del giorno con pennellate veloci, intense, tali da creare movimento nella tela.
«L’aspetto visivo è la prima emozione, soprattutto in un concorso, ma a questo va abbinato il gusto, la bontà di un prodotto» ha detto Livia Chiriotti, la quale ha trovato le sei creazioni molto equilibrate, soprattutto a riguardo delle spezie che sono state sapientemente dosate e poco osate. Tra una pausa e l’altra i giurati si sono ritemprati con il meraviglioso cocktail ispirato alla sfogliatella, creato dal bartender dell’Hotel Villa Franca di Positano, Andrea Pinto, membro A.i.b.e.s. Campania.
Salvatore De Riso e Gino Fabbri si sono complimentati per la bravura di tutti i concorrenti, poiché la sfogliatella è sì un dolce della tradizione ma molto complesso, che richiede passaggi precisi e quindi rivisitarlo non è affatto semplice. Dopo la gara, la seconda parte della manifestazione si è svolta nella cinquecentesca Torre del Capo di Conca, dove assieme ai saluti del sindaco Gaetano Frate, si sono susseguite le premiazioni. La signora Carla Pansa ha premiato il Maestro AMPI Roberto Rinaldini, per le sue pubblicazioni tra cui “I miei dolci italiani”, all’interno del Premio Letterario-Gastronomico “Sfoglia… Conca, momenti di dolcezza!”. Poi sono stati premiati i primi tre classificati della prima edizione del Santarosa Photo Contest, per appassionati di scatti e web.
Con trepidazione infine il momento tanto atteso, la premiazione di Carmen Vecchione, che ha portato in alto il nome della sua pasticceria Dolciarte e di Avellino, non solo in Costiera Amalfitana ma su tutto il territorio nazionale, data la rilevanza della gara. Carmen emozionatissima e determinata, ha ritirato il suo premio con gli occhi pieni di lacrime ma con una soddisfazione immensa nel suo cuore e ha dichiarato anche sui social: «Chi mi conosce sa che sono una grande chiacchierona, ma dopo quasi un giorno non riesco ancora a trovare le parole! Colleghi meravigliosi con i quali confrontarsi, una giuria che ha apprezzato la mia “SantaRosa” (ognuno ha avuto parole bellissime per me), persone splendide che hanno applaudito ed hanno gioito con me! Come si fa, quindi, a non restare un attimo confusa! Ringrazio tutti per la valanga di affetto che mi sta arrivando ininterrottamente da ieri sera!». Semplicità e umiltà, unite al suo smisurato bagaglio di preparazione professionale, sia nella pasticceria che in cucina, hanno fatto di Carmen il simbolo della meritocrazia. Quando ci sono studio, approfondimento e passione nelle prove che la vita ci riserva, si vincerà sempre, e nessuno potrà mai impedire di realizzare il nostro sogno. Complimenti Carmen, che la vita possa sorriderti sempre, in ogni occasione che si presenterà dinnanzi al tuo cammino.
Annamaria Parlato