E la luna bussò alle porte della Cantinella sul Mare: “Fammi entrare”, lei rispose di sì

All’interno dell’Ispani Inn Resort, un ristorante esclusivo dove poter assaporare autentici piatti cilentani abbinati ad etichette di pregio in stile “Mediterranean Diet”.

Arcobaleno ad Ispani dopo il temporale

Partenze, rientri, prima Natale e poi Pasqua. I legami quelli no, non si possono spezzare, i ricordi, l’aria limpida. E’ tempo di restare, è tempo di Cilento, di mare, di rapporti che riaffiorano e di profumi buoni da incamerare. La Cantinella sul Mare dell’Ispani Inn Resort, nel magico borgo di Ispani, è come una bella donna distesa, con i capelli lunghi e le morbide vesti colorate, che in riva al mare cristallino canta sotto i riflessi argentei della luna una litania antica, di quelle che ti ipnotizzano, come il richiamo del muezzin tra le strade di Istanbul che invita alla preghiera…

La luna sorge dolcemente dal mare, una palla di luce argentata nel cielo notturno. La sua luce calma e serena illumina la terra, come una madre che veglia sui suoi figli.

La luna ci culla con il suo incanto, ci fa sognare ad occhi aperti. E mentre ci dona la sua bellezza, ci fa sentire piccoli e umili.

Ma la luna non è solo bellezza, è un mistero che ci sfugge. Chi sa cosa nasconde il suo volto, chi sa cosa ci vuol dire con il suo silenzio?

Forse la luna ci parla di un mondo migliore, di un luogo dove il tempo non corre. Forse ci invita a guardare oltre, a vedere le cose con occhi diversi.

E in tutto codesto splendore i fratelli Riccardi, originari della bella Sapri, hanno puntato su ospitalità e autentica cucina cilentana per far innamorare i propri ospiti dei luoghi e della cultura materiale e immateriale intrisa in questi vetusti luoghi.

Lorenza e Mario Riccardi

Ispani è un comune italiano di abitanti della provincia di Salerno in Campania. La città è situata sul Golfo di Policastro, a circa 8 chilometri a nord-ovest di Sapri. Il paesino è noto per le sue bellissime spiagge e ospita una serie di eventi durante tutto l’anno. Le prime tracce documentate di popolazioni nel territorio comunale risalgono al periodo normanno dell’Italia meridionale. È un paese collinare situato vicino alla costa cilentana e confina con Santa Marina e Vibonati. Il paese ha due frazioni, Capitello e San Cristoforo. La festa principale del paese si celebra in onore di San Rocco il 16 agosto. Il patrono di Capitello è S. Antonio festeggiato il 13 giugno e il patrono di San Cristoforo è S. Cristoforo festeggiato il 25 luglio.

Il pittoresco villaggio di Ispani poggia pigramente sulla curva a mezzaluna di costa che delimita il Golfo di Policastro. Si trova sulla collina e gode di splendidi panorami della baia turchese sottostante. Un tempo era una città importante nel commercio del sale, che era una merce di valuta. Il toponimo (attestato anche nelle forme Hispani, li Spani, Spani, Fòrli), è probabilmente di origine antroponimica, nel senso che si rifà al cognome Spano, derivato dal greco e allusivo a persona dalla barba rada. Secondo un documento conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli, datato 1746, Capitello aveva il rango di Borgo, ma Ispani e San Cristoforo non avevano diritto di città, Comune o Borgata e non potevano costruire fortificazioni per difendersi dalle razzie dei pirati. Inoltre, il nome di Ispani appare in un documento del periodo vicereale che riguarda un’annotazione della Camera Reale di Napoli sul saccheggio compiuto dal pirata Dragut Pashà. Nel XVI secolo, i Conti Carafa della Spina, fuggendo dal vicino Policastro infestato dai Malicastro, si stabilirono nel villaggio di Capitello.

Il resort si trova a quindici minuti di auto dal porto di Policastro e dalla Spiaggia di Sapri. E’ a poca distanza dal Porto di Scario e dalla Secca di Castrocucco di Maratea. Questa struttura di charme, sorgendo in collina, offre una vista mozzafiato sulle montagne circostanti, su Campania, Basilicata, Calabria e talvolta l’arcipelago eoliano. Ricavata da una dimora storica, vanta un giardino, un ristorante tradizionale, una terrazza solarium, sette camere con minibar. Il progetto nasce nel 2020 da un’idea più ampia: valorizzare il borgo di Ispani e far rinascere il turismo.

Vista e palato restano inebriati dal design, dall’arte che tra sculture e dipinti riempie ogni angolo del resort e dalla cucina di Lorenza che con fare semplice e spontaneo, come se la mente e mani andassero da sé, abbina dolce e salato, cotto e crudo, freddo e caldo in modo impeccabile. Il fico bianco dialoga con il pescato locale che viene talvolta affumicato, che a sua volta abbraccia i latticini di bufala impreziositi dall’olio extravergine d’oliva cilentano, dai fori eduli e dalla frutta che cresce spontanea nell’orto. Qui persino pere che ricordano il cioccolato ma ormai quasi estinte creano contrasti nei piatti in cui anche un ovulo può fare la differenza se mescolato a spezie, cacao o creme di legumi rari e made in Cilento. Da non perdere il cappuccino di mare, l’acquasale, la camilla cilentana, i crudi di mare che alla Cantinella venivano proposti già dieci anni fa (quando il ristorante era a Villammare di Vibonati) con gelati gastronomici, ideati dall’estro creativo del maestro gelatiere Enzo Crivella, e le arselle nel loro brodo con stracciatella e tartufo di Colliano.

Cappuccino di mare

Arselle, stracciatella e tartufo

Polpo, gamberi, fiori e piselli

Moscardini e verdure selvatiche

Il crudo di mare

Pescato locale

Fichi, spada affumicato e olio limonato

Acquasale

Camilla cilentana

Torte di ricotta, nocciole e amaretti

Pera autoctona ed in via di estinzione

La cantina da cui prende il nome il ristorantino, personalmente curata da Mario, esperto di vini e sommelier, è tra le più fornite del salernitano e qui si potranno addirittura sorseggiare verticali di vini pregiati e spesso introvabili.

CRI CRI CRI cantava il grillo ogni sera sotto la luna e i falò

HUP UP UP cantava l’upupa al mattino di primavera

E LA LUNA? Bussò dove c’era il silenzio
Ma una voce sguaiata disse “Non è più tempo”

QUINDI SPALANC0′ LE FINESTRE del vento e se ne andò
A cercare un po’ più in là
Qualche cosa da fare

DOPO AVERE PIANTO un po’
Per un altro no, per un altro no
Che le disse il mare

Spiaggia e lungomare di Sapri

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