
Durante l’incontro organizzato dal Crea (Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo di Pontecagnano) capofila del progetto, insieme ai partner Arca 2010, CNR, Unina e Unisa, si illustreranno i principali obiettivi del progetto che sono quelli di mettere in sicurezza e aumentare le conoscenze sulle RGV (Risorse Genetiche Vegetali) delle cosiddette “erbacee campane”, assicurando la loro moltiplicazione e conservazione, così come la caratterizzazione a più livelli delle varietà locali più diffuse e che sono oggetto di percorsi di valorizzazione.
Il progetto ABC vuole così favorire il più possibile la diffusione delle conoscenze storiche e tecniche delle specie ortive, in parte dimenticate e accantonate, dalle specie moderne e ibride e che hanno invece una potenzialità spesse volte sconosciuta.
Con questo progetto si vuole favorire e incentivare la circolazione delle loro sementi tra gli imprenditori agricoli attraverso l’adozione di vari strumenti integrati tra loro.
L’obiettivo sarà anche quello di sensibilizzare il mondo politico e tutti gli stakeholder della biodiversità sull’importanza di una corretta conservazione e gestione di questo settore attraverso un’adesione all’accordo per la costituzione della Rete dell’Agro Biodiversità Campana.
Le attività e le azioni sono rivolte a più di 30 specie e più di 300 RVG autoctone. Il progetto è finanziato dalla regione Campania grazie al PSR 2014/2020 e al finanziamento della misura 10.2.1 “Conservazione delle risorse genetiche autoctone a tutela della biodiversità”.
Tra gli scopi principali del progetto ABC (referente delle “azioni di accompagnamento” è l’agronoma Rosa Pepe) che vede la sinergia tra Enti di Ricerca, coltivatori custodi e banca del germoplasma, c’è quello di recuperare il patrimonio autentico di biodiversità di cui è ricca la regione Campania, creando anche altre opportunità alle aziende agricole che rimetteranno in coltivazione le proprie risorse. Così come la creazione di una vera sinergia tra i vari soggetti coinvolti in grado di favorire i progetti di ricerca che si basano sulla sostenibilità ambientale e i cambiamenti climatici.
Le “Risorse genetiche vegetali autoctone” hanno “geni e resistenze” che vanno messi in sicurezza, utilizzati e valorizzati nei programmi di ricerca, al fine di favorire la sostenibilità delle coltivazioni. E favorire maggiore resistenze nei riguardi delle avverse condizioni ambientali e offrire ceppi di resistenza nei riguardi delle principali avversità biotiche parassitarie. Un mondo ricco tutto ancora da far conoscere e valorizzare.
Per iscriversi al convegno cliccare sul seguente link:
Per info: d.ssa Rosa Pepe, Crea Of Pontecagnano (tel 089/386214 – email: rosa.pepe@crea.gov.it)